Benvenuti alla Fortezza dell'Artiglio

Laquatus ha scritto:

Finalmente giunse il proprio turno, si avvicinò ad Icemen, si mise sull'attenti e iniziò:

Buongiorno Maestro, il mio nome è Laquatus cittadino di Parma. Membro dell'esercito del Ducale. Dama Bloom mi parlò del vostro ordine.Sono qui per chiedervi, di poter entrare a far parte dell'Ordine Cavalleresco Suprema Armata Remiel, in quanto rappresenta per me la possibilità di fare di più per il mio regno, più di quello che già svolgo. Vi prego di darmi la possibilità di farne parte

Detto ciò si spostò un poco aspettando la risposta di Icemen, sperando che la coda che lo contraddistingueva non potesse essere causa di bocciatura della propria richiesta

Il Gran Maestro ascoltate le parole di quel giovane disse: La tua voglia di fare sempre più per il bene comune ti fa onore, mi sembra di rivedere me stesso le prime volte che mi accinsi a lavorare per il bene della comunità. Questa voglia dovrà essere per te stimolo per spronatri a fare sempre più.
Come potrei frenare questo desiderio?
Con piacere accolgo la tua richiesta, e ti comunico che anche tu da oggi sarai un membro dell'Ordine delle Pantere.
Adesso va, segui damigella Middy, insieme a lei studia il nostro statuto e poi posta giuramento di fedelta all'Ordine stesso.
Detto questo il Gran Maestrò congedò con una vigorosa stretta di mano Laquatus.

Salve sono Lucrezia74,
cittadina di Pavia, ho avuto il piacere di viaggiare insieme ad alcuni membri di questo rispettabilissimo Ordine, con i quali ho scambiato piacevoli conversazioni in merito agli ideali e agli obiettivi prefissati dell'ordine stesso.
Trovando corrispondenza tra i vostri ideali e i miei, giungo oggi quì, al cospetto del Gran Maestro Albino Sforza detto Icemen, a chiedere di poter entrare a far parte di questo rispettabilissimo Ordine.
Lucrezia manifestata la sua volontà, attese con pazienza che il Gran Maestro le desse una risposta.

Carissimo Comandante Icemen

Vi scrivo le motivazioni per far parte dell’ordine delle Pantere.
Da sempre animato di fede, Paladino di giustizia e onesta’ ,
pronto ad aiutare i piu’ deboli e i bisognosi , con la forza ,
l’intelligenza e il carisma sapro’ dare un contributo
importante all’ armata Remiel . Contrario alla guerra cerchero’ sempre
di mediare per trovare una soluzione pacifica a tutte le controversie
che si prospetteranno , usero’ il pugno di ferro invece contro banditi e briganti
e tutti i disonesti , non lascero’ loro la possibilita’ di fare altro male.
Avro’ il massimo rispetto per tutto l’essere umano fonte di vita e di cultura,
la nostra cultura e il nostro sapere deve essere sempre essere utilizzata dall’ordine
per la pace e la prosperita’ , tra noi Cavalieri ci deve essere fedelta’ e il massimo
aiuto possibile , la nostra potenza sara’ sempre di aiuto e conforto a chi ha bisogno.
Saro’ sempre contro il razzismo il colore della pelle e la diversita’ delle lingue,
le differenze di costumi e di vita devono essere motivo di accrescere il nostro sapere.
E poi che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore?
Le gesta da sole sono inutili se non servono un ideale più nobile e puro come…..
Anche l'uomo più saggio e potente... ha bisogno di qualcuno che gli prenda la mano e lo aiuti ad attraversare il fiume... ma ciò non vuol dire che sia un debole o un fallito... doveva attraversare uno dei tanti fiumi... e l'ha fatto avendo al suo fianco una persona che gli vuole bene!
La persona al mio fianco e’ Lady Niope …… per voi comandante Icemen una sua lettera di presentazione…..



IN ATTESA CHE VENGA ACCETTATA POSITIVAMENTE LA MIA
DOMANDA ANTICIPATAMENTE RINGRAZIO.
IL VOSTRO FEDELE SERVITORE

SERUGGER DA LODI DEL CASATO CORNARO DI VENEZIA
FIGLIO DI BLUZERO…………. CATERINA CORNARO REGINA DI CIPRO

Ludovico vide l'amica davanti alla fortezza e disse:
"amica mia non sai che piacere e averti qui con noi "
Ed ando a chiamare il Gran maestro

Sofia sollevò il capo e rimase senza fiato nel vedere stagliarsi dinnanzi a lei la Fortezza dell’Artiglio, sede dell’Ordine Cavalleresco Suprema Armata Remiel “Le Pantere”.
Era partita da Massa, nel Ducato di Modena e aveva affrontato un lungo viaggio per essere lì ora e poter realizzare uno dei suoi sogni più grandi: mettere la sua vita e la sua spada al servizio dell’Ordine giusto e nobile di cui tanto aveva sentito parlare.
Mentre varcava i cancelli d’ingresso e attraversava il cortile ripensò al viaggio, a Massa, ai motivi che l’avevano spinta ad allontanarsi così tanto dai luoghi in cui era cresciuta, dalla sua Signora a cui più volte aveva chiesto notizie e racconti su questo meraviglioso Ordine; Sofia sapeva che gran parte delle risposte che cercava erano lì.
In questi giorni di viaggio spesso aveva pensato a cosa avrebbe detto all’onorevole Gran Maestro una volta al suo cospetto, ma ora mentre varcava la soglia della fortezza, ora mentre era lì ad attendere di essere ricevuta, era talmente emozionata da aver dimenticato tutto quello a cui era pensato.

Si accomodò cercando di darsi un contegno, ma quando venne il suo turno e si trovò al cospetto del Gran Maestro, si sentì come una fanciulla onorata ed emozionata, quell’uomo giusto e forte che aveva fondato un così nobile Ordine le trasmetteva la stessa sensazione di autorevolezza, nobiltà d’animo e fierezza che aveva provato la prima volta che aveva incontrato la sua Signora.

L’inchino che fece al Gran Maestro fu così naturale e sentito e quando questi le fece un cenno, Sofia cercando di controllare l’emozione che provava porse umilmente la sua domanda

-Onorevole Gran Maestro, vi porgo i miei omaggi, il mio nome è Sofia Minervae De Carignano, giungo fino a Voi dalla lontana Massa, per chiedervi umilmente di poter entrare a far parte del Vostro nobile Ordine. Fin da bambina ho sentito raccontare delle vostre gesta e grazie anche alla pazienza della mia Signora ho potuto conoscere ancora meglio l’Onore e la Giustizia che muovono questa grande famiglia. A mio avviso è ormai raro trovare qualcuno che realmente si impegni con tutte le proprie energie per perseguire disinteressatamente dei così nobili obbiettivi quali la giustizia e la libertà degl’innocenti, tutto questo però l'ho trovato nel vostro Ordine; per questo dopo giorni di viaggio sono qui a porvi questa mia richiesta, non ho che da offrirvi la mia vita e la mia fedeltà a questa grande famiglia e ai suoi nobili ideali e spero umilmente che vogliate accettarla.-

Finito di parlare attese quasi trattenendo il fiato la risposta del Gran Maestro

Il Gran Maestro, dopo essersi scusato con la damigella per la lunga attesa, la fece accomodare e rivolgendosi a lei disse: dama Sofia Minervae, il vostro arrivo mi era stato annunciato da tempo da una persona a me cara e che comunque anche se lontana, ricopre a tutt'oggi un ruolo importante qui dentro; sicuramente avrà già capito che stò parlado del Maestro dell'Ordine dama Maria Costanza detta "V.i.o.l.e.t" che ha inviato per voi delle ottime referenze. Analizzata la vostra richiesta, che come ho anzidetto è stata supportata da una validissima lettera di dama Violet, non posso che accogliere la vostra richiesta, per cui da oggi reputatevi un membro dell'Ordine Cavalleresco della Suprema Armata Remiel - Le Pantere.
Al fine di ufficializzare il vostro ingresso dovrete apprestarvi ad officiare il rito di giuramento per cui, non appena possibile accingetevi a farlo.
Detto questo il Gran Maestroi congedò la dama e la indirizzò a prendere atto dello statuto dell'Ordine di cui era entrata a far parte.