domanda di ammissione

lupres ha scritto:

Si accomodò imbarazzato...
Il piacere è l'onore sono miei ne abbia certezza, Gran maestro!
più di un a fiat più di due..per non dir molte mi guindìsero voci e gesta di nobiltà giustizie e forza dell'ordine, non solo dalla mia sposa.
E or son qui recando com me l'unica ricchezza che posseggo ..me stesso.
tante volte vidi il cortile e tante pensa di non esser degno ad entrare , far domanda..ora ho vinto titubanza e voglio dirvi cosa cerco..
cerco si essere giusto e servir la terra mia e i sui abitanti..nulla di più con braccio e scienza..onestà e onore..e purezza d'intenti. Non sò se sarò all'altezza di ciò che credo, sò che che l'ordine ne è esempio...
E ancora dico che c'è un passo di un poeta che mi ispira lo cito sol prchè lo sappiate...parole di odisseo ai marinai furon...marinai della vita..
"fatti non foste a viver come bruti..ma per seguir virtute e canoscenza.."
ecco ciò che cerco questo e null'altro..ora spero pensite e abbiate cuore per rispondere a me..e avrò onore a servir fedele

Quelle frasi, quel parlare lo avevano convinto, anzi era ben lieto di poter accogliere nel suo Ordine colui che a suo dire, offre "SOLO" se stesso.
La semplicità, la bontà d'animo ed il senso del dovere erano in colui che aveva espresso quei pensieri, per cui Icemen rivolgendosi a lui disse:
Questo è il posto dove potrai perseguire i tuoi ideali, noi prima di essere un Ordine Cavalleresco siamo una Famiglia unita; spesso ci sentirai dire questa frase: Noi siamo uno!
Presto capirai il perchè.
E' con piacere che ti accolgo nel mio Ordine.
Adesso va, e posta giuramento di fedeltà.

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lupres ha scritto:

Icemen ha scritto:

lupres ha scritto:

Si accomodò imbarazzato...
Il piacere è l'onore sono miei ne abbia certezza, Gran maestro!
più di un a fiata più di due..per non dir molte, mi guinsero voci e gesta di nobiltà, giustizie e forza dell'ordine! non solo dalla mia sposa.
E or son qui, recando com me l'unica ricchezza che posseggo ..me stesso.
Tante volte vidi il cortile e tante pensai di non esser degno ad entrare , far domanda..ora ho vinto titubanza e voglio dirvi cosa cerco..
cerco si essere giusto e servir la terra mia e i sui abitanti..nulla di più, con braccio e scienza..onestà e onore..e purezza d'intenti. Non sò se sarò all'altezza di ciò che credo, sò che che l'ordine ne è esempio...
E ancora dico che c'è un passo di un poeta che mi ispira lo cito sol prchè lo sappiate...parole di Odisseo ai marinai furon...marinai della vita..
"fatti non foste a viver come bruti..ma per seguir virtute e canoscenza.."
ecco ciò che cerco, questo, null'altro..ora spero pensite e abbiate cuore per rispondere a me..e avrò onore a servir fedele

Quelle frasi, quel parlare lo avevano convinto, anzi era ben lieto di poter accogliere nel suo Ordine colui che a suo dire, offre "SOLO" se stesso.
La semplicità, la bontà d'animo ed il senso del dovere erano in colui che aveva espresso quei pensieri, per cui Icemen rivolgendosi a lui disse:
Questo è il posto dove potrai perseguire i tuoi ideali, noi prima di essere un Ordine Cavalleresco siamo una Famiglia unita; spesso ci sentirai dire questa frase: Noi siamo uno!
Presto capirai il perchè.
E' con piacere che ti accolgo nel mio Ordine.
Adesso va, e posta giuramento di fedeltà.

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Si alzò felice di aver sentito quelle parole..le attendeva ed eran giunte.
era stato accolto nell'ordine, ne era orgoglioso..fiero...più che orgoglioso..
certo non avrebbe deluso le aspettative avrbbe fatto tutto ciò che poteva avrebbe provato a dare il meglio di sè. era certo di aver trovato accoglienza in un nobile gruppo ma più di quello di aver trovato la sua dimora.
si alzo inchinandosi al Gran Maesto ringraziandolo e mentre lo salutava con la mano aperta e tesa si avviò a fare il giuramento ripensando a quelle parole ..poche ma intense ...noi siam uno....e si disse uno...sì omia ab uno, omnia in uno...così è tutto da uno e tutto in uno...era felice.

Dolinda aspettava con ansia nell'atrio quando in lontananza vide il suo uomo che camminava con fierezza verso di lei....
Appena ella lo vide gli corse incontro ansimante...e abbracciandolo gli disse....
" Come è andata mio amato!? che impressione ti ha fatto Ice?
e soprattutto che impressione ha avuto lui di te? sei dei Nostri ora?"
Lupres con espressione seria e fiera le disse ..."Sono uno dei vostri! "
Dolinda al culmine della felicità ..le disse...." sono orgogliosa di te amore!"
Detto questo decise di far da cicerone a suo marito..mostrandogli tutti i locali della fortezza Artiglio!

A ludovico giuse voce che le sua cara amica era entrata a far parte dell'ordine e ne fu immensamente felice.

Dama Codice arrivò al cortile di accesso la sera di una giornata fredda, ma riscaldata dalla gioia di esser arrivata fin lì.
Il suo scopo adesso che era diventata abbastanza grande e abbastanza forte era rendersi utile per la sua Città, per il suo Ducato.
Si sedette accanto al cortile, attendendo che qualcuno la notasse..

Era notte, Bloom stava rientrando nella fortezza, dopo una giornata interminabile, notò nel cortile una figura familiare, una biondina ...

le si avvicinò quatta quatta senza far rumore e poi urlò da dietro :


CODIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII'
che ci fai qui?

sorridendo e guardando la faccia di Codice, con un'espressione di meraviglia e spavento, la rassicurò non dirmi che vuoi arruolarti nelle pantere? benvenuta e l'abbracciò con affetto

vieni dai ... ti accompagno dal Gran Maestro
... sussurrando ... sembra feroce, ma in fondo in fondo è un agnellino ... ihihih
e poi quando avrai finito con lui, ti accompagnerò personalmente nelle sale della fortezza e ti spiegherò tutto ciò che dovrai sapere ...

Bloom conosceva bene quella ragazza, era sempre stata molto seria e responsabile, sembrava nata per far parte dell'ordine delle pantere...

Ormai sopraffatta dalla stanchezza, con il sonno che stava prendendo il sopravvento,
fu svegliata dal suo stesso nome urlato con forza..
Quasi sorpresa si girò verso quella voce e dopo un attimo di esitazione, fu rassicurata nel riconoscere Bloom..
Annuì alle parole della amica, e fu felice di essere accompagnata all'interno da lei.
Sarebbe stata orgogliosa di far parte dell'Ordine se la avessero ritenuta degna.

Dopo aver sentito parlare dalla sua amica Bloom delle "pantere di Icemen" incuriosito Gathienne si presentò davanti alla fortezza bussando al massiccio portone aspettando di essere accolto...pensieri passavano per la sua testa:
"chissa se sarò degno di farne parte..."
"se mi prendono sarò l'uomo piu felice del mondo...un sogno che si avvera..."
"no no basta sognare ad occhi aperti..."

Dama Codice fece più volte cenno di si mentre Icemen parlava.
Al termine, si fece accompagnare da Bloom nella sua stanza e coricandosi prese con se lo Statuto delle Pantere.

Era giunto il momento...
Ke_marco chiuse d'improvviso il libro che stava leggendo e partì alla volta della tenuta del gran Maestro Icemen. L'obiettivo era quello di mettersi al suo servizio per poter diventare una Pantera!
Ke_marco era nato da una pantera, Flop, e cresciuto in mezzo a tante altre pantere come Pricipessa32 e Adelasia; anche sua sorella Xfida era pantera...Il destino del ragazzo non poteva essere altro che quello...
Già in passato la tentazione di far richiesta si era fatta sentire, ma la giovane età del ragazzo lo fermò...adesso però era cresciuto...aveva acquistato sicurezza e si sentiva pronto ad onorare e prestar servizio al corpo delle Pantere a qualsiasi costo...persino con la vita: questi erano i valori con cui era cresciuto. Per lui era diventato normale sentir parlare di solidarietà tra Pantere e onore, oppure inneggiare al loro motto "noi siamo uno" quando era in famigia!
Arrivò alle porte della tenuta e chiese di parlare con il gran Maestro Icemen...determinato e pronto a dare tutto per la famiglia...per le Pantere!

Era un po cheprici non passava nel cortile delle pantere l'esercito la teneva un po impegnata ..........ma quella sera decise d passare a salutare tutte le pantere quando arrivo incontro suo cugino ke marco ....... gli okki gli si illuminarono e la gioia era immensa........ era stata sempre orgogliosa del suo cuginetto ed ora vederlo li lafaceva felice .......... tra se e se penso benvenuto marco.............

Era una mattina apparentemente come tutte le altre... il sole era da poco sorto, mi apprestavo a dirigermi, come di consuetudine, al porcile per occuparmi delle bestie.... ma quella mattina, mentre distribuivo il mais, non potei non notare l'assenza di un maialino e delle piccole orme che correvano oltre la staccionata, incredulo dell'accaduto corsi a recuperarlo, lo raggiunsi, mi eran parsi che pochi minuti fossero passati, quando mi resi conto di trovarmi in un luogo a me sconosciuto, da lì scorsi in lontanaza, sulla cima di un imponente altura, un sontuoso castello, da cui gente entrava e usciva, chi portava carte, armi, cibo, tanta gente...
Dopo aver messo al sicuro il maialino, mi recai in quel castello incuriosito, e fu solo allora che mi accorsi che quello era il luogo di raduno delle dette "Pantere", il nome mi fu famigliare, ma ogni dubbio venne fugato dopo aver letto delle scritte incise su una grande lastra al centro del cortile... era il -codice-... lessi, rimasi alcuni minuti fermo a riflettere, pensai, come potrei mai essere utile tra questa gente, non sono che un allevatore di maiali, pensai, e poi così vestito non sono di certo presentabile!...
dopo una più attenta riflessione pensai che forse le mie braccia e il mio spirito sarebbero potute essere messe al loro servizio, al servizio della cttà e che questa sarebbe potuta essere l'occasione per rendere almeno nella stessa misura in cui ho fin ora ricevuto...
Mi feci coraggio e chiesi udienza al gran maestro icemen con gran decisione da me inaspettata e attesi, sperando di esser ritenuto degno di essere accettato in questa famiglia.