Un viandante in armi

Ospite

Si creava come una piccola frana ogni volta che lo stivale poggiava sul sentiero roccioso, che saliva lungo il fianco del massiccio dove si aggrappava la Fortezza dell' Artiglio.
Il passo lento e regolare sottolineava quell' incedere morbido a cui costringono le salite lunghe.

Davanti al portone di legno listato di ferro stavano di guardia quattro soldati in uniforme forme nera, altri due camminavano sul bastione di sopra e altrettanti si affacciavano dalle torri; quelli di sicuro lo osservavano da un pezzo.

Si avvicinò alle guardie e chiese di entrare.

Ospite

Non ottenendo risposta da nessuno degli uomini li fuori disse:

Sono Adalgiso dei Rossi, Sergente dell' Esercito Ducale di Milano.
Vorrei parlare con uno dei vostri superiori.

Titolo: Re: Un viandante in armi Mer Apr 29, 2009 2:02 am

Il Gran Maestro riconobbe la voce del Sergente Adalgiso e ordinò alle guardie di farlo accomodare all'interno della Fortezza.
Le stesse guardie lo scortarono sino al cospetto del Gran Maestro dove giunto si scambiarono i saluti:
Mio caro amico, cosa ti porta qui? sono felice di vederti! ma prego voglio offrti da bere e da mangiare andiamo e brindiamo a questo incontro.
Nel tragitto che li portava al salone degli ospiti, Icemen domandò maggiori notizie ad Adalgiso sulla sua visita improvvisa.

Ospite

Mentre camminavano tra le colonne del corridoio, iniziarono a parlare:

Sono diretto verso Piacenza, come già saprai sto facendo il giro del Ducato per avere informazioni dai Sindaci a proposito della sicurezza delle loro città.
Ho visto la fortezza dalla strada e ho pensato di salire, mi sarebbe utile parlare con te del tuo Ordine, visto che, al momento, è uno di quelli che si impegna di più affiancando l' Esercito.

Voltandosi indietro, notò due guardie che li stavano seguendo, poi tornando al discorso:

Ovviamente, in privato e con la massima discrezione.

Titolo: Re: Un viandante in armi Mer Apr 29, 2009 8:22 pm

Adalgiso ha scritto:: Mentre camminavano tra le colonne del corridoio, iniziarono a parlare:

Sono diretto verso Piacenza, come già saprai sto facendo il giro del Ducato per avere informazioni dai Sindaci a proposito della sicurezza delle loro città.
Ho visto la fortezza dalla strada e ho pensato di salire, mi sarebbe utile parlare con te del tuo Ordine, visto che, al momento, è uno di quelli che si impegna di più affiancando l' Esercito.

Voltandosi indietro, notò due guardie che li stavano seguendo, poi tornando al discorso:

Ovviamente, in privato e con la massima discrezione.

Dopo aver udito le parole del Sergente Adalgiso, il Gran Maestro rivolgendosi a lui disse: Non appena ti sarai rifocillato e riposato, avrò il piacere di accompagnarti, presso la nostra Ambasciata, dove Dama Maria Costanza, detta V.i.o.l.e.t ha riservato una stanza per le alte cariche dell'Esercito Ducale.
Per potervi accedere mi necessità che ti registri, così potremo discutere comodamente seduti e in sicurezza .
Detto questo il Gran Maestro accompagnò il Sergente Adalgiso nella sala degli ospiti dove era stato preparato un ricco buffet.
Dopo aver offerto ad Adalgisio le prelibatezze che Ambrogio era usuale preparare per gli ospiti, Icemen attese che il Sergente finisse in tutta tranquillità di rifocillarsi e che si registrasse presso i loro archivi.

Ospite

Mangiò parte di quello che gli venne offertoe si accorse di avere più fame di quello che sentiva.

Andarono poi in una stanza privata dove il Gran Maestro raccontò dell' Ordine, della sua storia e delle sue attività; ne andava molto fiero.
Poi toccò al Sergente raccontare dell' Esercito; per la maggior parte del discorso, parlarono della coordinazione tra le rispettive armate e il tutto si concluse con una stretta di mano.

I corridioi si erano fatti più silenziosi: il Sergente salutò il Gran Maestro al portone principale, tra gli uomini di guardia.
Poi voltò le spalle alla fortezza e se ne andò.